AGENTI IMMOBILIARI, EFFETTO DELLA PANDEMIA “POSITIVO” SUL MERCATO

AGENTI IMMOBILIARI, EFFETTO DELLA PANDEMIA “POSITIVO” SUL MERCATO

Dall’ultima indagine congiunturale sul mercato effettuata da TecnoborsaBanca d’Italia e Agenzia delle Entrate. Un’indagine condotta su un campione di 1.425 agenti immobiliari, che si sono espressi riguardo alla salute del settore nel terzo trimestre dell’anno e circa le prospettive per fine 2021 e la prima parte del 2022.

prezzi rimangono stabili, l’autunno presenta ancora qualche criticità. Ma le prospettive sono positive e l’effetto “smart working”, che induce molte famiglie a comprare casa, in cerca di spazi più grandi, farà sentire i suoi effetti sul mercato almeno fino a metà 2022, alimentando così le compravendite.

Oltre la metà degli agenti continua a segnalare proposte di acquisto ritenute troppo basse dai venditori (53,5%) e, di contro, prezzi giudicati troppo elevati dai compratori (50,6% delle risposte) come le cause prevalenti di estinzione dell’incarico a vendere. Questa distanza porta a concludere le compravendite con unmargine sensibile di sconto, rispetto alla richiesta iniziale. Ma si tratta comunque di un dato che si sta attenuando. Attualmente lo sconto praticato è in media del 9,7%, quasi due punti in meno rispetto all’11,3% di fine 2020.

Altra nota positiva: si sono nettamente accorciati i tempi di vendita, che ora in media vengono segnalati in 6,4 mesi contro i 7,5 di fine 2020. Naturalmente, va considerato che questo dato rappresenta una media nazionale, comprensiva di grandi città e province. Secondo altre rilevazioni, per esempio il dato Tecnocasa diffuso questo mese, in un mercato dinamico come Milano il tempo di vendita si riduce ad appena 62 giorni. E proprio nel capoluogo lombardo, i prezzi hanno già leggermente superato i valori del 2011.

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